Le porte della filiale italiana della Citroën Italia di via Gattamelata 41 a Milano si sono aperte sabato 18 novembre in occasione della prima sessione di certificazione effettuata dai commissari della neonata Commissione Tecnica del R.I.A.S.C. (Registro Italiano Auto Storiche Citroën). Quattro le vetture dei soci del registro che ambivano all’iscrizione all’Albo d’Oro, per ottenere la quale occorrono almeno 80 punti di merito sui cento disponibili: due SM a carburatore, una del 1971 e l’altra del 1972, una XM 3.0 V6 del 1990 e una CX 25 Gti Turbo del 1996. Le auto sono state esaminate secondo le norme F.I.V.A. (Féderation Internationale des Véhicules Anciennes) da una decina di commissari, ciascuno dei quali specializzato in uno o più modelli storici della marca del Double Chevron.

La prima verifica ha riguardato la corretta corrispondenza di telaio e motore, si è quindi passati alla carrozzeria, agli interni e infine al sottoscocca dopo aver alzato la vettura sul ponte. Ogni difetto o imperfezione riduce il punteggio: se l’errore è grave, come ad esempio il colore sbagliato della verniciatura o i sedili di una serie o di un modello diversi possono essere sottratti fino a venti punti. Alla fine della mattinata sono state consegnate ai proprietari le targhe con i relativi punteggi, che sono risultati tutti molto elevati: la CX 25 GTi Turbo del 1986 di Flavio Miglio ha ottenuto infatti 96 punti, la XM V6 3.0 del 1990 di Paolo Bravi 98 punti, la SM del 1972 di Pietro Ciccone 98 punti e la SM del 1971 di Alessandro Tirindelli 95 punti. Nel corso del 2018 sono previste altre sedute di certificazione, una delle quali si terrà a Sinalunga (Siena) nella sede del CDSC, Centro Documentazione Storica Citroën.